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      Ser.r Aff.moFranc.o Stelluti L.o
     
      Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r P.ron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei Lin.o
      Fiorenza.
     
     
     
      1565.
     
      MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Bellosguardo.
      [Arcetri], 13 agosto 1623.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 28. - Autografa.
     
      Molto Ill.re Sig.r Padre,
     
      La sua amorevolissima lettera è stata cagione che io a pieno ho conosciuto la mia poca accortezza, stimando io che così subito dovessi V. S. scrivere a una tal persona, o per dir meglio al più sublime Signore di tutto il mondo. Ringratiola adunque dell'avvertimento, et mi rendo certa che (mediante l'affetione che mi porta) compatisca alla mia grandissima ignoranza et a tanti altri difetti che in me si ritrovano. Così mi foss'egli concesso il poter di tutti esser da lei ripresa et avvertita, come io lo desidero et mi sarebbe grato, sapendo che havrei qualche poco di sapere e qualche virtù che non ho. Ma poi che, mediante la sua continua indispositione, ci è vietato infino il poterla qualche volta rivedere, è necessario che patientemente ci rimettiamo nella volontà di Dio, il quale permette ogni cosa per nostro bene.
      Io metto da parte e serbo tutte le lettere che giornalmente mi scrive V. S., e quando non mi ritrovo occupata, con mio grandissimo gusto le rileggo più volte; sì che lascio pensare a lei se anco volentieri leggerò quelle che gli sono scritte da persone tanto virtuose et a lei affetionate.
      Per non la infastidir troppo, farò fine, salutandola affettuosamente insieme con Suor Archangela e l'altre di camera, e Suor Diamante ancora.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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