Di quella figura mandata da V. S. non ce ne serviremo altrimenti, perchè habbiamo risoluto di fare il frontespicio tutto di rame e dedicare a nome dell'Accademia il libro al Papa, dove ci andarà la sua arme e l'arme dell'Accademia, con due statue, rappresentanti una la filosofia naturale et l'altra la matematica(261). Il disegno è già fatto, et hieri fu fatto il rame e dato al Villamena(262), che fa l'intaglio, quale fra cinque o sei giorni lo finirà; et il libro è già finito di stampare, eccetto però l'ultimo foglio, quale è già composto, ma non tirato in pulito, perchè ci va la nota degl'errori, poichè quello che n'ha havuto cura ce n'ha lasciato scorrere qualch'uno, come io già ho notato; e le figure di rame, che saranno sino a 20, essendovi anco tutte quelle del Sarsi, ne saranno fin hora stampate più della metà, ch'io le sollecito quanto più posso: ma queste fra due o tre giorni si finiranno di stampare, sebene sono in tutto dodici mila, computandovi il frontespicio et il ritratto di V. S.(263), che quello ancora vi si metterà, se vi sarà luoco.
N. Signore non dà per anco audienza a nessuno, attendendo a ristorarsi dell'indispositione havuta: anzi dicesi che voglia andare a Frascati a starvi qualche settimana, e poi tornare in Roma ad incoronarsi. Intanto vanno crescendo i luoghi de' Cardinali per una bella promotione, essendovene hora sino a nove, perchè, dopo Gozzadino(264), morì anco Sacrato(265), et ne stanno male degl'altri con pericolo. Il nostro Sig.r D. Virginio Cesarini si tiene per sicurissimo Cardinale, et vuol dare l'anello linceo al nepote di S. S.tà(266), Cardinale futuro, che hora s'intaglia, quale l'anno passato credo io che ne facesse istanza.
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