Queste poche paste, che gli mando, l'havevo fatte pochi giorni sono, per dargliene quando veniva a dirci a Dio. Veggo che non sarà presto, come temevo, tanto che gliele mando acciò non indurischino. Suor Arcangela séguita ancora a purgarsi; se ne sta non troppo bene, con dua cauterii che se gli sono fatti nelle cosce. Io ancora non sto molto bene; ma per esser ormai tanto assuefatta alla poca sanità, ne faccio poca stima: vedendo di più che al Signore piace di visitarmi sempre con qualche poco di travaglio, lo ringratio, e lo prego che a V. S. conceda il colmo d'ogni maggior felicità. Et per fine di tutto cuore la saluto, in nome mio e di S.r Archangela.
Di S. M.o, li 21 di 9mbre 1623.
Di V. S. molto Ill.re
Se V. S. à collari da imbiancare, potrà mandarceli.
[vedi figura 1597.gif]
Fuori: Al molto Ill.re et Amat.mo Sig.r Padre
Il Sig.r Galileo Galilei, aBello Sguardo.
1598.
VIRGINIO CESARINI a GALILEO [in Firenze].
Roma, 22 novembre 1623.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 205. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molto Ill.re Sig.r mio Oss.mo
Ho recevuta la nota de gli errori(305) che V. S. m'invia, e l'andarò distribuendo, sì come ella mi scrive; querelandomi in questo fortemente di colui(306) che da me hebbe carico della stampa. Io intanto passarò con N. S. quegli uffici che da(307) lei si desiderano, e sarò, con baciargli il S.mo piede, precursor della sua venuta; nella quale prego Dio le conceda felice il viaggio, pieno di consolatione e di salute, et a V. S. mi ricordo per fine partialissimo et affettuoso come il suo merito richiede.
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