Roma, 22 Novembre 1623.
Di V. S. molto Ill.re
Con infinito mio rossore ho veduta espressa la mia negligenza negli errori del Saggiatore. Una sola verissima e potentissima scusa le dirò per mia discolpa, lo stare in Corte in officio sì occupato, che non mi lascia un'ora d'ozio per le lettere. Ho ordinato che si ristampi in Roma il foglio per aggiungere a ciaschedun volume(308).
Il Sig.r Galileo.
Aff.mo Se.reVirg.o Cesar.o
1599**.
LORENZO MAGALOTTI a GALILEO in Firenze.
Roma, 23 novembre 1623.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 184. - Autografa la sottoscrizione.
MoIt'Ill.re Sig.re
Ogni allegrezza che si prenda dell'assunzione di N. S. al pontificato resta inferiore al debito che ha ciascuno di rallegrarsene, in riguardo di ciò che la christianità può sperar di bene da Prencipe così magnanimo e giusto. Ma se pur sodisfà a quel che deve chi se ne rallegra quanto può, m'assicuro che V. S. ha bene adempito la sua parte, per rispetto anche della stima che S. B. ha fatto sempre delle virtuose sue qualità. Io le rendo affettuosissime gratie che m'habbia favorito di parteciparmi questo suo sentimento, di che le professo obbligazione. E le bacio le mani.
Roma, 23 9mbre 1623.
Di V. S. moIt'Ill.reS.r Galileo Galilei. Fir.e
Aff.o per serv.la sempreLor.o Magalotti.
Fuori: Al molt'Ill.re Sig.reIl S.r Galileo Galilei.
Firenze.
1600*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Bellosguardo.
Pisa, 29 novembre 1623.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 207. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron mio Col.mo
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