E ringratiando V. S. con particolar affetto di questa dimostratione, me le offero di cuore, con augurarle vera contentezza.
Di Milano, a 6 Dec.re 1623.
Di V. S.
S.r Galileo Galilei.
Come fratello Affett.moF. Car. Borromeo.
Fuori: Al molto Ill.re S.reIl S.r Galileo Galilei.
Fiorenza.
1604.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Bellosguardo.
Pisa, 6 dicembre 1623.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 211. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron Col.mo
Io ho fatto vestire il Sig.r Vincenzo con il maggior rispiarmo che ho potuto, e compratoli scarpe e calze di filaticcio: del mantello per quest'anno non farò altro.
Quanto ai suoi studii, attende all'Instituta sotto la disciplina del Sig.r Dottor Accarigi(314), huomo eminentissimo e di gran séguito, e, quel che io pur stimo assai, affezionato alle cose di V. S. e desideroso servirla; che però mi pare che meriti un de' suoi libri, e di già si è dichiarato con il Sig.r Vincenzo che ne vorrebbe uno. Nel resto l'ostinazione è più salda che mai, et io darei del capo nel muro, tanto resto stordito. Non manco, ogni volta che mi viene avanti, rimproverarli la sua perfidia, e rappresentargli l'infamia grande che li ha da risultare, e il danno, se non si risolve a confessare come è passato il tutto(315), assicurandolo assolutamente che dal confessarlo non è per patire cosa alcuna. In ogni modo sta duro senza rispondere, come se fosse incantato, et io, quanto a me, ho il caso per desperatissimo. Me ne dispiace, ma non li posso dare altra nova, e il vero lo devo dire.
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