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      Magalotti, per li cattivi tempi non si è partito ancora di Firenze. Quando sarà a Roma, io non mancherò di servirlo ....
     
     
     
      1606*.
     
      MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO [in Bellosguardo].
      Arcetri, 10 dicembre 1623.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 43-44. - Autografa. Alla lettera facciamo seguire la "carta", che Suor MARIA CELESTE mandava inclusa al padre, e che è a car. 45-46 del medesimo Tomo dei Mss. Galileiani. A tergo di questa "carta" si legge, di mano di GALILEO: Suor Mar. Celeste scrive a Roma.
     
      Molto Ill.re et Amat.mo Sig.r Padre,
     
      Pensavo di poter presentialmente dar risposta a quanto mi disse V. S. nell'amorevolissima sua lettera, scrittami già son parecchi giorni. Veggo che il tempo ne impedisce, sì che mi risolvo con questa mia notificargli il mio pensiero. Dicogli adunque che il sentire con quanta amorevolezza lei si offerisce ad aiutare il nostro monastero, mi apportò gran contento. Lo conferii con Madonna et con altre Madri più attempate, quali ne mostrorno quella gratitudine che ricercava la qualità dell'offerta; ma perchè stavano sospese, non sapendo in fra di loro a che risolversi, Madonna scrisse per questo al nostro Governatore; et egli rispose, che, per esser il monastero tanto bisognoso, gli pareva che ci fossi più necessità di adimandar qualche elemosina che altro. Fra tanto io ho discorso più volte sopra questo con una monaca che e di giuditio e di bontà mi pare che sopravanzi tutte l'altre; et ella, mossa non da passione o interesse alcuno, ma da buon zelo, m'ha consigliato, anzi pregato, a domandargli cosa che a noi indubitatamente sarebbe molto utile, et a V. S. molto facile ad ottenere; ciò è che da S. S.tà ci impetrassi gratia che potessimo tener per nostro confessore un regolare, o frate che dir lo vogliamo, con conditione di scambiarlo ogni 3 anni, come si costuma per l'altre, et per questo di non levarci dall'obedienza dell'ordinario, ma solo per ricever da questo i Santi Sacramenti: et è questo a noi tanto necessario che più non si può dire, e per moltissime cause, alcune delle quali ho qui notate nell'inclusa carta che gli mando.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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