Oggi aspettiamo Mons.r Vicario, che viene per l'eletione della nuova Abbadessa. Piaccia a Dio che sia eletta quella che è più conforme al Suo volere; et a V. S. conceda abbondanza della sua santa gratia.
Di S. Matteo, li 10 di Xmbre 1623.
Di V. S. molte Ill.reAff.ma Fig.la
Suor M.a Celeste G.
La prima e principal causa che ne muove a domandar questo, è il veder e conoscere che la poca cognitione et esperienza che ànno questi preti degl'ordini et oblighi che habbiamo noi altre religiose, ci dà grand'occasione, et, per dir meglio, buona licenza, che viviamo sempre più dilandite (sic) e con poca osservanza della regola nostra. E chi dubita che, mentre vivremo con poco timor di Dio, non siamo anco per viver in continua miseria quanto alle cose temporali? Dunque bisogna levar la prima causa, che è questa che già gl'ho detto.
La seconda è, che per ritrovarsi il nostro monastero nella povertà che sa V. S., non può sodisfare a i confes[s]ori che ogni 3 anni si partono, dando loro il dovuto salario avanti che si partino: onde che io so, tre di quelli che ci sono stati, ànno a havere buona somma di danari, e con questa occasione vengano spesse volte qui a desina[re], e pigliano amicitia con qualche monaca, e, quel che è peggio, ci portano in bocca e si dolgon di noi dovunque vanno, sì che siam[o] la scorta di tutto il Casentino, di dove vengon questi nostri confessori, usi più a cacciar lepre che a guidar anime. Et credam[i] V. S. che se io volessi raccontargli le goffezze di questo che habbi[a]mo al presente, non verrei mai alla fine, perchè sono incredibili et infinite.
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