Acquasparta, 20 febbraio 1624.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 215. - Autografa.
Molt'Ill.re e molto Ecc.te Sig.r mio sempre Oss.mo
Hebbi una lettera di V. S. nel principio di Novembre, che arrivai qui in Acquasparta, per la quale fui molti giorni in speranza della sua venuta, sino che le stravaganze e rigori della staggione mi cagionorno in essa lunga dilazione. Hora mi pare di dover ripigliarla, promettendone lo sfogamento del'aria, già seguito più che a pieno, prossima opportunità; e perciò ho voluto con questa mia ricordar a V. S. ch'io alli primi tempi buoni l'aspetto e desidero sommamente, desiderando intanto intender buone nove della sua sanità, e quando crede precisamente poter venire.
Non so se le copie de' Saggiatori, che le feci inviare dal S.r Stelluti nostro, le capitorno. Intendo bene ch'ella fece fare una nota d'errori(332), che mi farà gratia inviarmela; e mi dole che, per la mia assenza, non potei premere in detta stampa come haverei voluto. Bacio a V. S. le mani di tutto core, ricordandomele vero servitore et aspettandola con grandissimo desiderio; e perciò mi riserbo a bocca, e non mi stendo più in longo. N. S. Dio le conceda ogni contentezza.
D'Acquasparta, li 20 Feb.ro 1624.
Di V. S. molt'Ill.re e molto Ecc.te
Fu qui la settimana passata a favorirmi Mons.r Dini(333), Arcivescovo di Fermo, e discorremmo un pezzo di V. S.
Aff.mo per ser.la sempreFed.co Cesi Linc.o P.(334)
1615*.
GIOVANNI FABER a FEDERICO CESI in Acquasparta.
Roma, 21 febbraio 1624.
Bibl. della R. Accademia dei Lincei in Roma.
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