[vedi figura 1626.gif]Aspetterò che V. S. si degni di dirmi qualcosa di più circa ciò, se non d'Acquasparta, di Roma, et a suo commodo; condolendomi intanto seco per la perdita dell'Ill.mo S.r Cesarini(351), et desiderando a V. S. buon viaggio et perfetta sanità et salute, facendo qui affettuosissima riverenza a V. S. et a cotesto Ill. mo et Ecc.mo S.r Prencipe Cesi, miracolo dell'età nostra.
Todi, 20 Aprile 1624.
Di V. S. molto Ill.re et molto Ecc.
Ser.re Deditiss.oGio. Batta Guazzaronio.
1627.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Roma.
Arcetri, 26 aprile 1624.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I., T. XIII, car. 47. - Autografa.
Molto Ill.re et Amat.mo Sig.r Padre,
Grandissimo contento c'ha apportato il sentire (per la lettera mandata d'ordine di V. S. a Mess.r Benedetto(352)) il suo prospero viaggio fino in Acquasparta, e sommamente ne ringratiamo Dio benedetto. Godiamo anco de i favori che ha ricevuti dal Sig.r Prencipe Cesis, e stiamo con speranza d'haver occasione di molto più rallegrarci quando intenderemo il suo arrivo in Roma, essendo V. S. stata da gran personaggi tanto desiderata; ancorchè io mi persuada che questi suoi contenti sieno contrappesati con molto disturbo mediante l'improvvisa morte del Sig.r D. Virginio Cesarini(353), da lei tanto riverito et amato. Ne ho preso io molto disgusto, solamente pensando al travaglio che haverà havuto V. S. per la perdita di così caro amico, e tanto più che era così vicina a doverlo presto rivedere. È certo che questo caso ne dà materia da considerare quanto sieno fallaci e vane tutte le speranze di questo mondaccio.
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