Ma pol pigliarsi in fretta, et anco adagio. Vorrei dunque che V. S. pian piano si venisse in essa sodisfacendo, come benissimo pol fare, havendosi sopratutto bonissima cura. Aspettarò altre nove migliori, come devo sperarle, ratificandomele intanto prontissimo et obbligatissimo a servirla per tutto, mentre di tutto core bacio a V. S. le mani et le rendo infinite gratie di quanto s'è compiaciuta ragguagliarmi. La mia Sig.ra Principessa insieme con me affettuosamente la saluta.
D'Acq.ta, li 30 Aprile 1624.
Di V. S. molto Ill.re e molto Ecc.teAff.mo per ser.la sempre
Fed.co Cesi L.o P.
Il S.r Stelluti nostro bacia a V. S. per mille volte le mani.
1631*.
GIOVANNI FABER a FEDERICO CESI in Acquasparta.
Roma, 11 maggio 1624.
Bibl. della R. Accademia dei Lincei in Roma. Mss. n.° 12 (già cod. Boncompagni 580), car. 242. - Autografa
.... Sono stato hier sera col Sig.r Galilei nostro, che habita vicino alla Madalena. Ha dato un bellissimo ochialino al Sig. Card. di Zoller(358) per il Duca di Baviera. Io ho visto una mosca che il Sig.r Galileo stesso mi ha fatto vedere: sono restato attonito, et ho detto al Sig.r Galileo che esso è un altro Creatore, atteso che fa apparire cose che finhora non si sapeva che fossero state create. Mi gli sono proferto in tutto quello che potrò per lui; ma esso non mi ha comunicato cosa alcuna delli suoi negozii: però sto al comando suo, et lo vederò spesso. Ha voluto da me una copia delli suoi libri De maculis solaribus, che non trovava più a Roma. Gli ho anche ragionato per conto delle osservationi dell'ecclissi solari per il Terrentio(359), ma mi dice che non ha nulla.
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