Bacio a V. S. affettuosamente le mani, insieme con la S.ra Principessa mia, pregandole da N. S. Dio ogni contento.
Di Acq.ta, li X Giugno 1624.
Di V. S. molto Ill.re e molto Ecc.teAff.mo per ser.la sempre
Fed.co Cesi L.o P.
1642.
MARIO GUIDUCCI a [GALILEO in Firenze].
Roma, 21 giugno 1624.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. X, car. 163. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r P.ron mio Oss.mo
Io ho ricevuto contento grandissimo dall'avviso datomi da V. S. del suo salvo arrivo in Firenze, e mi s'è accresciuto il gusto nel participarlo a diversi amici e servitori di V. S., che ne dimostravan tanto piacere. Questa mattina, essendo stato occupato appunto su l'ora della anticamera, non ho potuto comunicarlo, come disegnavo e mi consigliava il nostro S.r Ascanio, con l'Ill.mo S.r Cardinale(383), ma domattina in tutti i modi voglio baciarli la veste in nome di V. S.
Non ho nè anche veduto il S.r Cesare Marsili, ma farò al più lungo l'ufizio domattina; e in caso che da S. S. non avessi la scrittura dell'Ingoli(384), n'ha una copia Bartolino(385), che sta con Mons.r Corsini(386), e me la farò dare e la manderò a V. S.; e penso di mandarla per il S.r Alessandro Vettori, il quale fra pochi giorni parte di qua. Mi piace il pensiero di V. S. di levarsi d'intorno simil gente, che la cortesia e pietà ascrivono a lor trofei. Ma bisogna rivedergli il conto senza misericordia nessuna. E se non fusse presunzione la mia entrare a consigliarla, mi parrebbe da rispondere solamente agli argomenti che egli chiama matematici e filosofici, lasciando i teologici da parte, almeno per ora, perchè a quelli sarebbe più agevole a lui il replicare, quando V. S. scrivesse in contrario; essendo manco necessarii degli altri, che in tal materia si possano addurre.
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