Sento da ogni parte crescere il romore della battaglia che ci minaccia il Sarsi con le sue risposte, tanto che mi induco quasi a credere che l'abbia fatte; ma dall'altro canto non so vedere dove abbia da attaccare, avendomi il S.r Conte Verginio Malvezzi quasi certificato che in su quell'opinioni del caldo e de' sapori, odori et c. non abbia a fare fondamento nessuno, poichè, dice egli, si vede manifestamente che V. S. ve l'ha poste per ingaggiare nuova lite, alla quale debbe essere apparecchiato e armato molto bene: et il detto S.r Conte e un S.r Marchese Pallavicino(387) dissuadono il Sarsi dall'intromettersi in questa controversia.
Mi rallegro che V. S. si sia messa a lavorare: piaccia al Signore Dio darle sanità, da tirare a fine e questa e l'altre opere che ha imbastite. La risaluto in nome di molti amici, e in particolare molto affettuosamente per parte del S.r Ascanio Piccolomini; e Giulio mio fratello et io reverentemente le baciamo le mani. Il Signore Dio le doni ogni bene.
Di Roma, 21 di Giugno 1624.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maAff.mo Ser.re
Mario Guiducci.
1643*.
GIOVANNI CIAMPOLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 22 giugno 1624.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 227. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Oss.mo
Rendo a V. S. infinite gratie, la quale con la nuova del suo felicissimo viaggio si è compiaciuta di apportarmi questa nuova consolatione. Maggior cosa non desideravo io di presente da lei, dependendo ogni mio contento dalla sua buona salute, nella quale la veggo così prosperamente conservare.
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