Galilei, quale mi riportò le Constitutioni Lyncee, et mostra di havere gran sete di entrare in questo consesso. Dice esser grandissimo amico di Mons.r fratello(391) di V. Eccell.za; et in quanto posso comprendere, è amatore della bona philosophia et bene introdotto nella mathematica, havendo già per le mani da stampare non so che tavole de motu Martis(392): et accenna di un mathematico di Bologna, grande et ricco et vecchio et carico di scritti, ma cynico come M. Amb. di Paliano, quale se potessimo havere, sarebbe molto a proposito per noi. Ma di queste cose forse il Sig. Galileo haverà dato conto più minuto a V. Ecc.za....
1645*.
GIROLAMO MATTEI a GALILEO in Firenze.
[Roma, giugno 1624].
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXX, n.° 22. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molto Ill.re Sig.re
Già che non volse la mia fortuna concedermi tanto che io potessi, avanti la sua partita da Roma, come harei desiderato, baciarle di presenza le mani ed esibirle di nuovo la mia prontezza in servirla, ho voluto con questa pagar questo debito, assicurandomi la virtù sua, che sa i rispetti che m'impedirono, che V. S. lo riceverà anche in grado in questa forma. Io ne la prego, come fo parimente a favorirmi di ritruovar quella persona che dicemmo, ed a mandarmi quei scritti che si compiacque di promettermi; et se le paresse che in raccordarglielo fosse troppo sollecito, mi scusi, e l'ascriva alla stima che ne fo, mentre per fine a V. S. bacio le mani.
Di V. S. molto Ill.re
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