La mortificatione che ricevei nella sua partita fu grandissima, et la speranza che tengo di dover esser da V. S. compiutamente favvorito non è minore; et creda che con qualche(393) ansietà ne attendo avviso.
S.r Galilei.
Aff.mo per servirlaGirolamo Mattei.
Fuori: Al molto Ill.re Sig.reIl Sig.r Galileo Galilei.
Fiorenza.
1646.
[MARIA MADDALENA D'AUSTRIA, Granduchessa di Toscana,]a FRANCESCO BARBERINI [in Roma].
Firenze, 2 luglio 1624.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XV, car. 63. - Minuta.
Ill.mo e Rev.mo Mons.re mio Col.mo
L'essersi compiaciuta V. S. Ill.ma di rinnovarmi la memoria della sua amorevolezza per mezzo di persona a lei tanto accetta come mi significa esserle il Galileo, mi fa maggiormente riconoscere non meno la grandezza dell'affetto suo che della mia obligatione. Però ne ringratio infinitamente V. S. Ill.ma: la prego a rendersi certa, che sicom'ella n'è da me abbondantemente ricambiata, così riceverò sempre sommo contento di goder ben spesso occasioni di dargliene più chiara evidenza col'impiegarmi in suo servitio; et intanto le auguro dal Signore ogni più bramata contentezza.
Di Firenze, li 2 Luglio 1624.
Di V. S. Ill.ma e Rev.maS.r Card.1 Barberino.
Aff.ma per ser.la
1647**.
ANTONIO SANTINI a GALILEO in Roma.
Genova, 4 luglio 1624.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. X, car. 165. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r
Sono tanto pigro con la penna, ch'io merito di non scusarmi per mancamento di questa sorte. Io soglio dire che dalla regione della religione sono tardi gli spacci.
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