Credo fosse fatto acciochè il mondo non potesse dire che fosse stato avelenato. Trovassimo tutti l'interiori netti, senza sospetto alcuno di veleno; li pulmoni soli furono alquanto accesi. Il suo cadavero fu portato a SS. Apostoli, dove sta in deposito, come mi disse il Sig.r Cardinale di S. Susanna(435), quando desinai seco; et disse anche che si facea il suo processo et si formava la sentenza, perchè realmente dall'essamine che il Cardinale Scaglia(436) gli fece adosso per spatio di 10 hore, si trovò che erat relapsus: ma avanti morisse hebbe pentimento de i suoi errori, si confessò, et hebbe tutti li sacramenti della S. Chiesa.
Il Sig.r Cardinale di S. Susanna tiene gran conto di quel Chiaramonte(437), et dice che forse egli potrebbe deciferare questo negozio del moto della terra in favore di Tolomeo, come ha ributtato molte opinioni nove del Tychone, et che sia erronea l'opinione della paralasse. Et con questo fo fine, et auguro a V. S. sanità et lunga vita. Già intenderà per altra strada la morte anche del Cardinale Sforza(438), che fu sepelito hieri in S. Bernardo in Monte Cavallo: morì d'una febre continoa et flusso.
Di Roma, alli 14 di 7bre, a.o 1624.
Di V. S. molto Ill.reDivotiss. Se.
Gio. Fab. Ly.
Fuori: Al molt'Ill.re Sig. mio et Padron Oss.moIl S.r Galileo Galileo Lynceo.
Firenze.
1665.
GALILEO a [FEDERICO CESI in Roma].
Bellosguardo, 23 settembre 1624.
Bibl. della R. Accademia dei Lincei in Roma. Mss. n.° 12 (già cod. Boncompagni 580), car. 157. - Autografa.
Ill.mo et Ecc.mo Sig.re e Pad.n Col.mo
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