Io farò capitale di tutto, e ne darò avviso a V. S.
Io ho appresso di me un testo dell'Antiticone correttissimo, essendo tutto postillato e rassettato dal medesimo autore, per donarlo, come fece, al S.r Card.le Barberino(454); e ho veduto quel luogo detto dove V. S. sospetta che l'autore non sia inteso per qualche scorrezione di stampa: ma la verità è che il non si intendere procede da ogni altra cosa che da mancamento o errore della stampa, non essendo in tutto quel libro forse la più corretta carta di quella, in materia di stampa.
Stamani mi son fatto rendere a Mons.r Ciampoli la scrittura dell'Ingoli, e la terrò appresso di me sino a che non si vegga quello che faccia il Chiaramonti. Il detto Monsignore mi voleva dare una certa correzione, come scrissi la settimana passata(455), ma non l'ha poi fatta. Correggerò, conforme a che V. S. mi scrive, que' due luoghi del vaglio(456); ma prima voglio dire un mio dubbio che mi nasce intorno alla seconda correzione, o più tosto aggiunta, dove dice: Anzi, se voi più acutamente considererete l'effetto de i sassetti etc., scorgerete che il ritirarsi nel centro del vaglio non è altro che il ridursi verso la circonferenza del moto che si fa, poichè il centro del vaglio cammina per la circonferenza di esso movimento circolare(457): la qual considerazione a me non apparisce di molta forza, parendomi che, nel medesimo modo, in qualunque luogo del vaglio si ragunassero i sassetti, fusse un ragunarsi verso la circonferenza, descrivendo qualunque buco del vaglio, mentre però il suo centro è mosso per un cerchio e non in sè stesso, un suo particolare cerchio; sì che in qualunque luogo si fermassero le dette pietruzze o altro grave, si potrebbe dire che si fusse ridotto alla circonferenza, e non sarebbe più vero affermare del centro che di quest'altro luogo.
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