Ho voluto scriver questo mio pensiero a V. S.; se è cosa di momento o no, a lei me ne rimetto, per eseguire quanto ella mi ordinerà. Non voglio anche lasciar di dire un concetto che ora mi è sovvenuto in questo proposito: et è, che dato che l'argomento preso dal crivello valesse, si potrebbe dire che nel sistema Copernicano un vaglio fosse quell'epiciclo nel quale attorno alla terra si va rivolgendo la luna, il quale, essendo portato intorno dall'orbe magno, cagioni quell'effetto che si dice seguir nel vaglio, di ridurre la terra nel centro. Ma queste son tutte veramente baie, benchè si trovi uomini i quali prestino assenso a queste scioccherie più che alle dimostrationi.
Quanto al Chiaramonti, intendo sicuramente che stampa la sua opera(458), e dovrà subito farla vedere a questi suoi tanto parziali; e io ne darò avviso subito a lei, se non potrò insieme mandarle l'opera istessa.
M'è stata promessa copia dell'orazione, avvisata da me a V. S. la settimana passata, fatta al Collegio contro a' seguaci di nuove opinioni, o più tosto contro a quelli che non seguitano Aristotile. Credo che ci sarà largo campo di confutare ogni argomento che in essa venga apportato, e, come ho scritto, doppo averla postillata qua, verrà per il suo resto a lei e agli altri nostri amici.
Sabato passato mandai la lettera per il servizio di M.a Santa; e m'ha detto il S.r Carlo Magalotti che ella sarà consolata, avendo fatto scrivere di buono inchiostro al P. Provinciale di costà.
L'altro giorno, trovandomi nelle stanze del S.r Card.le Barberino, si venne a ragionamento d'una carrozza che S. S. Ill.ma vuol far fare adesso; e perchè vorrebbe uscir dell'ordinario qualche poco, un gentiluomo che v'era mi domandò se io avessi saputo cosa nessuna da uscir qualche poco della comune.
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