Doppo aver avuta la settimana passata la sua, mi son messo a leggere anch'io l'Antiticone(492), e v'ho trovato di gran povertà, come particolarmente a c. 152 e 153 etc., d'alcune soluzioni degli argomenti di Ticone; come nella risposta al 3° argomento del Sarsi dice che la luna con un occhiale assai buono che ha, non apparisce molto maggiore(493), e che l'occhiale ha la sua sfera d'attività, dentro alla quale può fare apparir maggiori gli oggetti, ma fuor di quella no; e l'esemplifica in certe inscrizioni, che non si vedendo con l'occhio semplice, si veggono poi con l'occhiale, che poi finalmente non si veggono nè anche con l'occhiale, se si allontana più il riguardante: nelle quali risposte son molte contraddizioni; e se V. S. me ne avvertirà di alcun'altra più palpabile, io ho occasione di dirla a persona di molta autorità.
Martedì passato, secondo il solito degli altr'anni, fu fatto una prefazione(494), anzi un'invettiva, molto veemente e violenta contro a' seguaci di nuove opinioni e contrarie alle peripatetiche. Son dietro per averla, e forse ne manderò copia costà, acciò si veda che paralogismi piglino ne' loro discorsi: la postilleremo qua tra noi, e perchè ell'abbia il suo resto, la manderò a pigliarlo costà da V. S. e dagli amici nostri, che non dovranno mancare di giustizia.
Il S.r Carlo Magalotti mi promesse stamani che stasera avrei avuto la lettera per il P. Provinciale di S.ta Croce(495), ma non l'ho avuta. Domattina ne tornerò a fare instanza, per mandarla, se è possibile, domandasera per il procaccio.
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