Della prossima settimana partirà per costà Mons.r Corsini(496), e con S. S. Ill.ma sarà anche Giulio mio fratello, ma per rimanere in Firenze. Il P. Don Benedetto dovrà, in cambio suo, seguitare il viaggio all'acque di Ferrara e di Bologna(497). Per la strada avrà occasione di disputare, perchè Monsignore tiene da i Peripatetici terribilmente, se bene poi non è persona ostinata, e credo che abbia a tornare in qua tutto rimutato d'opinione. Sono stato un poco troppo lungo, ma il gusto di discorrere con lei mi ha traportato. Le bacio le mani, e le prego dal Signore Dio ogni bene.
Di Roma, 8 di Novembre 1624.
Di V. S. molto Ill.re e Ecc.maSe.re Aff.mo e Obb.mo
Mario Guiducci.
1681**.
BARTOLOMEO IMPERIALI a [GALILEO in Firenze].
Genova, 8 novembre 1624.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 212. - Autografa.
Molto Ill.e et Eccell.mo S.r mio Oss.mo
Non intendo che in niun modo V. S. s'incomodi intorno alla risposta del dubbio(498), perchè vi sarà tempo, non essendo necessario che si faccia al presente. Io al sicuro, se vi fussero persone qui che sapessero lavorar de' vetri, vorrei scapricciarmi, e veder ciò che ne può uscire dall'intento del Porta; e un giorno voglio transferirmi a Venetia, ove mi dicono che vi sono a ciò persone atte. Basta: come ella con suo agio sarà sbrigata, credo che debba colpir il segno, et io mi farò intender più chiaramente.
Intorno poi al favore che mi fa del cannocchiale(499), basterà che V. S. mi mandi i vetri, con la misura della distanza dall'uno all'altro, secondo i palmi ordinarii della canna, chè qui si troverà modo di far il cannone in uno o più pezzi, in guisa che non vacilli.
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