E perchè la dolcezza dei frutti ch'io sentii nella sua villa, mi hanno fatto ambitioso del parangone, perciò ho preso ardire d'inviarle quattro para di galli d'India vivi, una forma piacentina, et insieme alcune scatole di balle, acciò D. Pedro non venghi defraudato della sua, supplicandola a goderle et conoscere il devoto mio affetto da questo poco segno che hora le porgo.
Subbito ch'io haverò agio di mandarle le Tavole di Marte del già S.re Gio. Antonio Magini(510), alle quali ho fatto un poco d'introduttione per publicarle, lo farò volentieri, acciò mi avisi così della qualità dell'opera, come se mediante quelle, haverò campo d'essere favorito dell'aggregatione nell'Accademia dei S.ri Lincei. Et a V. S. Ecc.ma con tal fine faccio riverenza.
Di Bolog.a, li 3 di Decembre 1624.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.ma
Le robbe sono state consegnate in Bologna a Pietro M.a e Cesare Landi, e veranno a Fiorenza in mano al Mag.co Pasquino Artimini, e si partino domani.
Div.mo Serv.re Vero
Cesare Marsili.
1688*.
GALILEO a [CESARE MARSILI in Bologna].
Bellosguardo, 7 dicembre 1624.
Arch. Marsigli in Bologna. Busta GG, Tomo 2°, Lettere diverse al Sig.r Cesare di Filippo Marsilii. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e Pad.ne Col.mo
In questo punto, che sono hore 22, ho ricevuto qui in villa la gratissima di V. S., alla quale per strettezza di tempo non posso dar se non breve risposta. Dolgomi sommamente de i patimenti suoi dopo il ritorno alla patria, e mi assicuro che, come prudente e giovine di età, si ridurrà col buon governo alla pristina sanità, la quale io gli auguro e desidero.
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