Pagina (281/592)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      P. Don Benedetto Castelli, Matematico dello Studio di Pisa, il quale se ne vien costà con Mons. Rev.mo Corsini(524): il qual Padre consegnerà a V. S. molto I. un legaccietto, entrovi le sue scritture attenenti all'Ingoli(525), con una copia della mia risposta a quelle; la quale però desidero, per alcuni miei rispetti, che resti a presso di V. S., senza mostrarla per adesso ad altri. Troverà nel medesimo legaccetto 2 vetri per un telescopio, che sono i migliori che io habbia; e lo spago che vi è avvolto intorno è la lunghezza del cannone, o vogliàn dire la distanza che deve esser tra vetro e vetro. Gli harei mandato un occhialino per veder le cose minime da vicino, ma l'orefice che fa il cannone non l'ha ancora finito: subito fatto, lo manderò a V. S.
      Arrivò il regalo di V. S.: i galli però non furon vivi, come mi scriveva, anzi morti e stivati in una piccola cassetta, onde per l'angustia del luogo, e anco per i tempi piovosi, patirono assai. Io però riconosco la cortesia di V. S., che di troppo intervallo eccede il merito mio, che è nullo; onde tanto maggiore è l'obbligo. Resto con desiderio aspettando l'opera che pensa di pubblicare, e non meno i suoi comandamenti; e perchè dal P. D. Benedetto potrà intendere dello stato et occupazioni mie, non mi distenderò in altro, salvo che in ricordarmeli servitore devotissimo: con che gli bacio le mani, e gli prego intera felicità.
     
      Di Fir.ze, li 17 di Xmbre 1624.
      Di V. S. molto Ill.reSer.re Dev.mo
      Galileo Galilei.
     
     
     
      1692*.
     
      GIOVANNI FABER a FEDERICO CESI in Acquasparta.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





Don Benedetto Castelli Matematico Studio Pisa Mons Corsini Padre Ingoli Benedetto Fir Xmbre Dev Galilei Acquasparta