Dell'opera del Chiaramonti non ho poi saputo nč potuto sapere in che grado sia della stampa, nč come sia per uscire in breve. M'č stato detto che costą č stato condotto il detto Chiaramonti per leggere in Pisa la prima cattedra di filosofia, con secento scudi di provvisione, con carico perņ di leggere al Ser.mo Gran Duca, di che ne saranno meglio informati costą che qua, e io ho gran curiositą di saperne il vero.
Non mandai la prelezione del Padre Spinola(527), perchč prima volevo finire un poco di censura che avevo cominciata; ma la manderņ con la prima occasione che venga di qualche amico.
La lettera di V. S. al S.r Card.le Magalotti, la diedi in propria mano del S.r Carlo suo fratello, insieme con altre sģ d'amici come di casa mia, scritte nella medesima occasione di congratularsi(528); e so che non sarą andata male. Nč potrei intender qualcosa dal segretario di S. S. Ill.ma, ma non vorrei dar ombra che V. S. si fusse doluta di non avere avuto risposta.
Il P. Don Benedetto dovrą esser poi venuto di Pisa, per andare con Mons.r Corsini(529); se non č partito, V. S. mi faccia grazia di farli miei baciamani e darli le buone feste in mio nome. Mons.r Ciampoli non m'ha poi dato la correzione di quel luogo(530); ma credo che si possa far senza, e che V. S. farą bene a accomodarlo da sč, con mutare qualche parola, in quel luogo scrittole, che potesse nelle persone non bene affette destare occasione d'interpretarle sinistramente. Prego a V. S. e queste prossime e molte altre appresso felicissime feste del Santo Natale di N. S., e le fo reverenza.
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