Di Roma, 21 di Xmbre 1624.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
Il S.r Principe Cesi è in Roma; sono stato più volte per visitare S. E., ma o non l'ho trovato in casa, o vero è stato nel letto, talchè ancora non le ho parlato.
Ser.re Aff.mo e Obb.moMario Guiducci.
Fuori: [Al molto] Ill.re et Ecc.mo Sig.re e P.ron mio Oss.
[...G]alileo Galilei.
Firenze.
1694*.
GALILEO a [FRANCESCO BARBERINI in Roma].
Firenze, 23 dicembre 1624.
Bibl. Barberiniana in Roma. Cod. LXXIV, 25, car. 16. - Autografa.
Ill.mo e Rev.mo Sig.re e Pad.n Col.mo
Ricercherebbono gl'obblighi che tengo alla benignità di V. S. Ill.ma e Rev.ma, che io le dessi maggior segni della devozion mia che l'augurarle felice capo dell'Anno Santo; ma non sendo io atto a passar oltre a questa cerimonia, sotto questo titolo me le presento, e vengo a ricordarle la devozion mia; io non dirò la servitù, perchè, non sendo io buono nè anco a minimi servizii, nè lei bisognosa nè anco de i massimi, vana sarebbe ogni mia obblazione. Ricevami dunque come suggetto in cui ella possa esercitare la sua potestà e grandezza, e quando se le presenti occasione, favoriscami di presentar me e mio figliuolo a i beatissimi piedi et alla memoria di S. S.tà, che mi assicuro che tanto solamente manchi per ottener dalla sua suprema potestà l'effetto della speranza che già mi diede(531), e del quale ella restò, per sua cortesia, mio proccuratore. Humilissimamente me l'inchino e li bacio la veste, e gli prego il colmo di felicità.
Di Fir.ze, li 23 Xbre 1624.
Di V. S. Ill.ma et Rev.ma
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