I più prossimi saranno li S.ri Guiducci, Marsilii e Rickio(536), come le scriverò più a pieno. Intanto bacio a V. S. affettuosissimamente le mani, e le prego da N. S. Dio ogni contentezza; e meco la mia S.ra Principessa le rende infiniti saluti.
Di Roma, li 27 Xmbre, festa del nostro Santo protettore(537), 1624.
Di V. S. molto Ill.re e molto Ecc.te
Con la lettera di V. S. so che allegrarò grandemente tutti li Sig.ri compagni.
Aff.mo per ser.la sempreFed.co Cesi Linc.o P.
1696.
MARIO GUIDUCCI a [GALILEO in Firenze].
Roma, 27 dicembre 1624.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. X, car. 226. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Mando a V. S. con questa la copia della Prefazione fatta al Collegio(538), e con altra occasione le manderò un poco di censura che le ho fatto, perchè da lei sia corretta e accresciuta. Come ella vedrà, non era fatica a censurarla, perchè è piena di contraddizioni e di paralogismi e altri errori. E non so da che procedesse un applauso che ebbe dall'universale quando fu recitata, essendomi stata lodata in maniera che io m'aspettavo di vedere ogni altra cosa che quello che m'è poi riuscita.
Il P. Grassi sento che va adagio a stampare. Del Chiaramonti non ho sentito altro, doppo avere scritto a V. S. Il S.r Principe Cesis mi ha mostrato di desiderare assaissimo la scrittura di V. S. all'Ingoli, talchè l'ho promessa a S. E., e domani gliela porterò(539). Bacio le mani a V. S., e le prego dal Signore Dio felice capo d'anno con molti altri doppo questo e ogni felicità.
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