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      Della modestia poi e gentilezza sua taceremo et io e lui, quanto più queste, con l'altre eminenti doti dell'animo suo, per sè stesse parlano e si fanno conoscere. Gli oblighi saranno nostri, e Mons.r mio fratello(616) non lascia(617) ancor lui di ricordarsi quanto le sia tenuto; ma io doverò esser più di tutti, e più di tutti desidero sempre servirla, come affettuosissimamente me le essibisco, pregandola a comandarmi. Il Sig.r Galileo le darà avviso per il compimento; io(618) intanto bacio a V. S. cordialmente le mani.
     
      5 Aprile.
      Ser.re Aff.mo
     
     
     
      1718.
     
      GALILEO a [CESARE MARSILI in Bologna].
      Bellosguardo, 12 aprile 1625.
     
      Arch. Marsigli in Bologna. Busta citata al n.° 1688. - Autografa.
     
      Molto Ill.re Sig.re e Pad.n Col.mo
     
      Invio a V. S. molto I. la risposta(619) dell'Eccellentiss. Sig. Pr.e Cesi alla lettera di V. S., et insieme le do conto del gusto particolare ricevuto da tutti gl'Accademici del favore et onore che si riceve per l'ascrizzione di V. S.; la quale in breve sarà spedita, et intanto s'intaglia lo smeraldo per mandarglielo subito.
      Son molti giorni che non ho nuove del molto R.do Padre Don Benedetto, onde la prego a darmi qualche avviso dell'essere e progressi suoi, stimando che, per la vicinanza, ella ne sia informata a pieno; et quando V. S. havesse qualche occasione di fargli vedere la risposta mia all'Ingoli(620), mentre si trattiene appresso Mons. Ill.mo Corsini(621), l'haverei caro per qualche mio interesse.
      Nel resto io me la passo assai comodamente di sanità, e vo lavorando passo passo intorno a i miei Dialogi, dove toccherei, porgendosi l'occasione, qualche cosa dell'instanza contro al moto terrestre promossa dal C. Ch.(622), se io l'intendessi; ma da quel poco che è stato accennato a V. S. e che ella mi ha participato(623), non so ritrarne cosa che faccia in tal proposito; nè meno scorgo dalla qualità di altri discorsi del medesimo, che si possa aspettar cosa di gran momento: tutta via la prego a favorirmi di farmi parte, se altro ha inteso di più. E sopra tutte le cose la supplico a continuarmi la sua buona grazia et a favorirmi di suoi comandamenti; et di vivo cuore gli bacio le mani e prego felicità.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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