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      A me bisognarebbe una commodità di veder le cose moderne, la quale mi succederebbe co 'l negotio promosso, quando riuscisse. Già trascorsi tutto l'Almagesto; ma che mi giova, se da molto tempo in qua non ho havuto con chi conferirlo? sì che mi son ben restati i principii geometrici, ma del resto non m'assicuro se non con un puoco di studio; e dovendo pur dare adesso qualche sodisfattione a quei Signori, gliene do parte, chiedendoli suo consiglio et agiuto, proponendomi lei ciò che li parrebbe a proposito ch'io gli mandassi. Desidero un puoco che veda se questo mio pensiero s'accosta al vero: già (se ben mi ricordo) credo facessi computo della mole corporea de' pianeti e terra, e ch'io trovassi la somma della corporeità di tutt'i pianeti, compresavi la terra, adeguarsi al corpo solare, puoco più o meno, quanto si potria attribuire alla loro ignorata precisa quantità; pur potrebb'esser che quel computo fosse o errato o mal fundato. Però prego V. S. dia un puoco un'occhiata a questo(645). Mi favorisca(646) poi per gratia salutar il molto R. P. D. Benedetto, pregando per tanto V. S. a darmi risposta, o il sudetto Padre per lei; e di gratia non manchi, e mi perdoni se li do fastidio. Finisco basciandoli le mani.
     
      Di Lodi, alli 28 Maggio 1625.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOb.mo Ser.re
      F. Bon.ra Cav.ri Gesuato.
     
      Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Gal.ei
      Fiorenza.
     
     
     
      1728.
     
      CESARE MARSILI a GALILEO [in Firenze].
      Bologna, 4 giugno 1625.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. IX, car.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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