21. - Autografa la sottoscrizione.
     
      Molt'Ill.re et Ecc.mo S.re P.rone mio Oss.mo
     
      Mentre l'amico di V. S. Ecc.ma(647) gionse con l'annello, io non mi trovavo a Bologna, onde non ho havuto campo di servirlo in alcuna parte, come sarebbe stato mio desiderio et debito. Lo lasciò però ad alcuni mercanti Tedeschi, che all'arrivo della sua, sotto l'ultimo di Maggio, mi fu ricapitato. Ringratio però, V. S. Ecc.ma, e ne ringratiarò similmente il S.re Prencipe.
      Mi piace poi sommamente intendere il sano arrivo del Padre D. Benedetto, al quale ella si compiacerà, se però è costì, salutarlo a nome mio, e ricordarmeli per tutto suo.
      Finito questo mese(648), forsi piacerà a N. S. ch'io possi satisfare il mio genio e servire a me medesimo col ritirarmi in villa. Procurerò havere l'obiettioni(649) che V. S. Ecc.ma desidera contro il Copernico, e tanto più spero d'haverle, quanto che i fratelli di Mons.re Ghiseglieri, governatore di Cesenna, mi favoriranno di mezzo per farmele ottenere. Saranno di breve a Bologna, essendosi partiti di Roma. Et con pregare a V. S. Ecc.ma ogni meritato bene dal Cielo, le bacio anche le mani e me li ricordo partialissimo servitore.
     
      Di Bolog.a, li 4 di Giugno 1625.
      Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.maS.re Galileo Galilei.
      Serv.r Dev.moCesare Marsili.
     
     
     
      1729.
     
      PIETRO GASSENDI a GALILEO [in Firenze].
      Grenoble, 20 luglio 1625.
     
      Da PETRI GASSENDI ecc. Epistolae, ecc. Lugduni, sumptibus Laurentii Anisson et Ioannis Baptistae Devenet, M.DC.LVIII, pag. 4-6.
     
      Viro Incomparabili Galileo Galilei, Magni Hetruriae Ducis Eximio Mathematico,