Io poi, per quanto mi concede l'età, ch'è molta, e la sanità, ch'è poca, mi vo trattenendo in iscriver alcuni Dialogi intorno al flusso e reflusso del mare, dove però diffusamente saranno trattati i due sistemi Tolemaico e Copernicano, atteso che la causa di tale accidente vien da me referita(665) a' moti attribuiti alla terra, etc.
1734*.
GALILEO a FERDINANDO II, Granduca di Toscana, [in Firenze].
[Firenze, ottobre 1625].
Arch. di Stato in Pisa. Università, Filza n.° 21. (Negozi dello Studio, Filza n.° 5), car. 440r. - Autografa.
Ser.mo Gran Duca,
Galileo Galilei, devotissimo servo e vassallo di V. A. S.ma, humilmente la supplica che voglia restar servita di concedergli un luogo nella Sapienza di Pisa per Vincenzio suo figliuolo(666); della qual grazia gli resterà perpetuamente obbligato, e ne pregherà il S. Dio per ogni sua maggiore felicità.
1735*.
GIO. BATTISTA RINUCCINI a GALILEO in Firenze.
Roma, 1° novembre 1625.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVII, n.° 42. - Autografa.
Molto Ill.re S.r mio Oss.mo
Poichè V. S. mi dà nuova così buona di voler esser qui prima che finisca l'Anno Santo, ne voglio dar un'altra a lei, cioè che tengo sicuro ch'ella mi troverà qui, pensando assolutamente di non poter essere sbrigato dalla Corte a Natale. Me ne rallegro però con me stesso, et aspetto con desiderio particolarissimo V. S., la quale mi troverà al giardino del S.r Card. Bandini(667), dove mi son ritirato doppo che ho lasciato quegli strepiti delle liti, che hebbono forse da assordarla.
| |
Dialogi Tolemaico Copernicano Granduca Toscana Firenze Firenze Stato Pisa Filza Negozi Studio Filza Gran Duca Galilei Sapienza Pisa Vincenzio S. Dio Firenze Modena Campori Anno Santo Corte Natale Card
|