Mi avviserà della prima spesa, et io sodisfarò il tutto.
Scrivo in fretta, in casa del S. Niccolò Aggiunti, essendo l'ora tarda, per essermi trattenuto ben 2 hore col nostro Ser.mo Padrone in dar principio alle mecaniche.
Qua mi è comparso 4 fiaschi di greco e 50 cantucci, mandati non so da chi: favoriscami d'intender se dal S. Lorio(682) o da altri, e me l'avvisi, acciò possa renderne grazie. Mandai la palandrana a Vincenzo(683), e non mi scrive la ricevuta: desidero intender quello che fa. È notte, et io ho a tornare in villa: gli bacio le mani insieme col S. Niccolò.
Di Fir.ze, li 21 di 9mbre 1625.
Della P. V. molto R.
Ser.re Aff.moG. G.
Fuori: [....].moDon [... .]i Studio, in
Pisa.
1743.
GALILEO a [CESARE MARSILI in Bologna].
Bellosguardo, 22 novembre 1625.
Arch. Marsigli in Bologna. Busta citata al n.° 1688. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e Pad.n Col.mo
Ho letta con gusto la lettera del S. C. Ch.(684), e la rimando a V. S. qui alligata, et insieme una mia in risposta di una sua ricevuta da me questo giorno dal medesimo Sig. Cav., il quale mi dà conto d'haver hauto la risposta del Keplero contro all'Antiticone, intitolata Iperaspiste(685), della quale havevo già hauto avviso di Roma, e la sto con desiderio aspettando, perchè intendo che in ultimo vi è anco un'appendice per il mio Saggiatore. Con non minor curiosità vedrò la scrittura che V. S. sta attendendo, et il tutto resterà coperto, come ordina.
Il discorso di V. S. contro all'impassibilità del cielo mi piace assai, et io ho di già, ne' Dialogi(686) che vo scrivendo, inserito altre considerazioni circa la medesima conclusione.
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