Se lo farà consegnare, con avvisarmi poi la ricevuta di esso. Ho sollecitato ancora di mandarlo, perchè questi Signori vogliono andare in un lor castello vicino al mare per 15 o 20 giorni; che se havessi aspettato fino al ritorno, haverei tardato troppo.
Il Sig.r Principe bacia le mani a V. S., qual già hebbe la lettera di quel Padre Gesuato(737), ma però non parlò seco, perchè lasciò la lettera in casa nè aspettò il ritorno del S.r Principe che tornò tardi, sichè non gli ha peranco parlato. Nè altro m'occorre dirle, se non che di cuore le bacio le mani, e le prego da N. S. Dio ogni bramato bene.
Di Roma, li 7 di Marzo 1626.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSe.r Aff.mo
Franc. Stelluti.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig. P.ron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei L.
Fiorenza.
1767*.
FRANCESCO STELLUTI a GALILEO [in Firenze].
Roma, 14 marzo 1626.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a XC, n.° 136. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r P.ron mio Oss.mo
Con il procaccio passato inviai a V. S. il libro del Keplero havuto dal Padre D. Horatio, che già voglio credere l'habbia ricevuto; et con questo procaccio ho indrizzato al Sig.r Guiducci un involto, dove sono alcuni fogli che il Sig.r Principe manda a V. S.: cioè un suo foglio grande, che è l'Apiario(738), fatto da S. E. per far cosa grata a N. S.re, trattando diffusamente degli api, ma però in ristretto, non comportando il foglio maggior lunghezza; tre operette del Sig. Ricquio nostro, dove in versi spiega il significato di alcune medaglie antiche ritrovate con la figura dell'ape, e sei fogli di quelle api intagliati in rame: che dal detto Sig.r Guiducci si farà consegnare il tutto.
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