E per grazia habbia l'occhio a quella dimostrazione contrassegnata [vedi figura 1826.gif] (856), e sappia che se quella stesse bene, sarebbe trovata una dimostratione mai più sentita; ma se, come io dubbito, è falza, come appresso vien dimostrato(857), va per terra quanta fatica ho fatto nella mia tenera età. Compiacciasi honorarmi di pigliar questa briga per farmi favore, et io le ne resterò con tanta obbligatione quanta ricapir possa. Per fine a V. S. prego N. S. che la conservi.
Di Milano, il 23 Giugno 1627.
Di V. S. molto Ill.treAff.mo Servitore
Francesco Pecci.
1827*.
MALATESTA BAGLIONI a GALILEO in Firenze.
Pesaro, 26 giugno 1627.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 65. - Autografa la firma.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re Oss.mo
Havend'io inteso che presso l'Ecc.mo S.or Don Carlo Barberini si trova un bicchiere inventato dall'alto giuditio di V. S., che mostra i gradi del caldo e del freddo che si bevono, son entrato in desiderio d'haverne un disegno. Però, confidato nella sua ben da me conosciuta cortesia, vengo a pregarla di questo favore, che potrà farlo consignare all'essibitor della presente; assicurandola che crescerà non meno perciò l'obligo mio verso di lei, di quel che via più s'augomenti sempre il desiderio che tengo di servirla. E le bacio le mani.
Di Pesaro, a' 26 di Giugno 1627.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.or Gallilei.
Serv.re Aff.moM. Baglioni.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re Oss.moIl Sig.or Galileo Galilei.
Fiorenza.
1828*.
GIOVANNI CIAMPOLI a GALILEO in Firenze.
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