Però, e ne gl'affari e nell'infirmità, ho havuto sempre V. S. nel cuore, e ricordatamene tanto spesso, quante volte ho desiderato di rivederla e di servirla in qualche occasione.
Qui ho ritrovato una bell'aria, comoda habitatione e bellissime viste, che ho da tutte le mie fenestre occasione di contemplar spesse volte il cielo, le campagnie e le colline e di ricordarmi di Bellosguardo di V. S., ma sopra tutto di desiderare la sua dolcissima conversatione, come desidero di tutto cuore. Col Sig.r Principe Cesis prima della mia partenza facessimo molte passate della persona di V. S.; ma la stima grande et il desiderio di goderla più tormenta quando non se gli aggiunge qualche speranza, la qual però in me non manca, ancorchè ci vediamo tanto lontano.
Quel Signore che gl'accennai(862) è figliuolo del S.r Ambasciador di Spagna; et così come stima sommamente tutte le cose di V. S., havendo visto alcune delle sue opere, così riceverebbe a sommo favore un par di vetri per un cannocchiale da mirar la campagna o certe distantie mediocri, non essendo ancora molto osservatore delle cose del cielo, benchè sia di bellissimo ingegno et intelletto elevato: che però quando a V. S. venisse alla mano un par di detti vetri che fussero a proposito, gli farebbe un singolar favore a mandarglieli, dentro un scatolino, con la nota della distantia che doveranno haver fra di loro, perchè egli si farebbe poi accomodare il cannocchiale a modo suo; e per via del Sig.r Ambasciador di Toscana o del Sig.r Card.l Bandino(863) gli potrebbe andar sicuro, bastando ponere al soprescritto: Al Sig.re D. Beltrano di Guevara, figliolo del Sig.r Ambasciador di Spagna in Roma, essendo egli di habito lungo e facendo profession di lettere.
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