Iddio vi conservi sano, e ci conceda per Sua grazia la Sua santissima benedizione.
Di Monaco, li 4 d'Agosto 1627.
Al S.r Antonio mille affettuose raccomandazioni.
Di V. S.
Aff.mo e Oblig.mo Frat.lo e Ser.reMichelag.lo Galilei.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.moSig.r Galileo Galilei, Matematico del Ser.mo G. Duca di Toscana.
Fiorenza.
1834*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 7 agosto 1627.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 69. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron Col.mo
Non si meraviglii V. S. della tardanza delle spedizioni delle bolle per la pensione(871), perchè Mons.r Ciampoli nostro non ha ancora hauta la cedola del Natale passato per una sua pensione. Penso però che n'uscirò avanti mezo il mese: in tanto sarà maturato, cred'io, un semestre.
La ringrazio infinitamente del tesoro che mi ha mandato dei Pianeti Medicei(872), che sarà tenuto da me per tale.
Ho osservata la stella settentrionale delle tre della fronte del Scorpione, quale ha una stellina vicinissima, più settentrionale di essa, nella continovazione dell'arco delle tre della fronte, in questa maniera: [vedi figura 1834.gif]V. S. mi faccia grazia di scrivermi che gioco doverà fare, movendosi la terra, caso che lei sia assai più lontana dalla terra della altra compagna, visibile con la vista naturale.
Quanto a quel galant'huomo N.(873), mi pare che habbia tanto poca vergogna quanto cervello: però giudico ancor io ben fatto che V. S. non stia a replicare altro. Nel resto io sto bene, e mangio citrioli alla distesa, non havendo borsa da comprare melloni, bevo freddo a molino, e passo i caldi come posso, e questi Padroni mi continovano la lor grazia.
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