Di gratia, mi favorisca di scrivermi almen due righe, acciò senta qualche nuova di lei, quale tanto amo, riverisco et ammiro; e si goda le presenti feste di Natale con felicità, quale io li desidero, con il principio del seguente anno, anzi di moltissimi, ch'Iddio la conceda a' suoi amici e servitori, come io li vivo. E li bascio le mani.
Di Parma, alli 17 Xmbre 1627.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maOb.mo Servo
F. Bon.ra Cavalieri.
1843*.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO [in Bellosguardo].
Arcetri, 24 dicembre 1627.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 61. - Autografa.
Molto Ill.re et Amatiss.mo Sig.r Padre,
Desiderando io che in queste santissime feste di Natale et in molte altre ancora V. S. arrivi al colmo d'ogni bramata consolatione, vengo con questi(886) pochi versi a fargliene felicissimo augurio; et prego il Signor Iddio che in questi benedetti giorni il suo animo goda tranquilla pace, et il simile a tutti di casa.
Mando alcune coserelle per i fanciullini del zio(887): il collare maggiore con i manichini sarà di Albertino, gl'altri due de gl'altri più piccoli, et il canino della bambina, le paste di tutti, eccetto i mostacciuoli che sono per V. S. Accetti la buona volontà, che sarebbe pronta per far molto più.
Ricevei il vino, et anco il rabarbaro: la ringratio, et prego il Signore che le rimeriti tante sue amorevolezze con l'aumento della Sua santa gratia. Con che per fine mi raccomando a tutti molto affettuosamente.
Di S. Matt.o, la vigilia di Natale del 1627.
Di V. S. molto Ill.re
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