Fui a questi giorni dal S.r Ambasciator di Venetia(903), con il quale hebbi diversi ragionamenti di V. S. Ecc.ma; et egli mi disse ch'io le scrivessi da sua parte ch'egli se le ricorda scolare e che se le offerisce a favorirla in ogni occasione: la quale offerta è stata accettata da me, acciò che se il pensionario facesse mai difficultà ne i pagamenti, possiamo meglio stringerli i panni addosso; et ho di più detto a S. Ecc.za, che quando ella sente parlar di Venetia e di loro SS.rie, giubila e riverentemente osserva quella Ser.ma Republica, alla quale professa obligationi infinite: la qual cosa fu sentita con grandissimo gusto da S. Ecc.zaSi è finalmente superata ogni difficultà della pensione(904), con avvanzo d'un'annata, e già ho dato danari per l'espedition delle bolle, quali credevo poter haver hoggi; ma essendo hieri stata festa di Palazzo, non è stato possibile: ma della prossima settimana le haverò infallibilmente, e scriverò a Brescia per il pagamento, e farò ancora che scriva il S.r Vincentio, al quale ho di già provveduto di dui para di scarpe, acciò si possa mutare, et anco d'un paio di pianelle; e così anderò facendo di mano in mano in tutti i suoi bisogni, et in fine spero che le cose passeranno bene.
Ho ricevuto la lettera di V. S. Ecc.ma: e torno a replicare che sarà mia particular cura il servir lei et il S.r Michelangelo in persona del Sig.r Vincentio, al quale s'andarà provvedendo di maestri con intervento di Monsig.r Ciampoli e del S.r Crivelli, il quale ha esquisito gusto nella musica et ha altre volte servito quell'Altezze di Baviera in simili occasioni; e finalmente s'esseguirà di mano in mano gl'ordini che sopra ciò darà il Ser.mo Sig.r Duca, dal quale dice il Sig.r Crivelli non haver ordin'alcuno dello scrivere.
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