Io ho letto qualche volta, con occasione d'haver veduto in casa di Monsig.r Ciampoli, il libro del Sarsi(905); ma mi stomacano talmente le sue sciocche ignoranze e di molti altri che le prestano orechie, che non mi son curato di leggerlo più, con tutto che i più sensati conoschino molto bene le sue impertinenze: ma già ch'ella me lo comanda, tornerò a leggerlo, e sarò col P. Mostro(906), il quale altre volte m'ha detto che quelle cose non li davano fastidio alcuno, e che a lui bastava l'animo di difender sempre la parte di V. S.; quali cose ha dette ancora al S.r Piero de' Bardi.
Scrivo per mano di Giuliano Landucci (il quale si ricorda servitor devotissimo a V. S. Ecc.ma et al S.r Michelangiolo, sì come s'è anco fatto qua servitore del S.r Vincentio), per non haver io possuto, per esser stato hoggi travagliato da diversi colpi di vertigini. La prego a scusarmi e le fo riverenza.
Di Roma, 22 Gen.io 1628.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.maS.r Galileo.
Ser .re e Discepolo Oblig.moD. Benedetto Castelli.
Fuori: Al molt'Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio P.ron Colen.moIl Sig.r Galileo Galilei, p.o Fil.o di S. A. S.
Firenze.
1851*.
GIOVANNI DI GUEVARA a GALILEO in Firenze.
Teano, 24 gennaio 1628.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., Nuovi Acquisti, n.° 22. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molto Ill.re Sig.or mio Oss.mo
La lettera di V. S. mi è stata d'infinito favore, ma non d'intero contento, mentre da essa ho intesa la sua indispositione, dalla quale voglio credere che a quest'hora ne sarà libera affatto.
| |
Monsig Ciampoli Sarsi Mostro Piero Bardi Giuliano Landucci Michelangiolo Vincentio Roma Gen Discepolo Oblig Benedetto Castelli Colen Galileo Galilei Fil Firenze Nuovi Acquisti
|