Di S. Matteo, li 4 di Marzo 1627(925).
Di V. S. molto Ill.reFig.la Aff.ma
S.r M.a Celeste.
Fuori: Al molto Ill.re et Amatiss.mo Sig.r Padre mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei, a
Bello Sguardo.
1860*.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Firenze.
Arcetri, 18 marzo 1628.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 54. - Autografa.
Amatiss.mo Sig.r Padre,
Perchè non saprei indovinare che cosa potessi mandargli che gli gustassi, ho pensato che forse gli sarà più grato qualche cosa per presentare alla Sig.ra Barbera et altre che la governano, alle quali ancora io (per amor di V. S.) mi confesso molto obligata. Per questo adunque gli mando queste poche paste, acciò le godino per amor nostro in questi giorni di digiuno; et se V. S. ne mandassi a chieder qualche cosa che gli fossi di gusto, non potrebbe farne maggior gratia di questa, che pur desideriamo d'esser buone in qualche minima cosa per lei.
Hieri mi cavai un altro dente, che mi dava grandissimo travaglio, sì che adesso, per gratia del Signore, resto libera da i dolori che per due mesi m'hanno tormentata, ancorchè resto ancora con la testa non troppo sana. Spero però, con progresso di qualche poco di tempo, di dover restarne libera, se piacerà a Dio, il quale io prego che a V. S. conceda perfetta sanità; et per fine a lei, a Vincentio, alla zia et a tutti di casa mi raccomando, insieme con S.r Archangela.
Di S. Matteo, li 18 di Marzo 1627(926).
Di V. S.
Fig.la Aff.maS.r M.a Celeste.
Fuori: Al molto Ill.re et Amatiss.mo Sig.r Padre
Il Sig.r Galileo Galilei.
| |
S. Matteo Marzo Celeste Amatiss Padre Galileo Galilei Sguardo Firenze Padre Barbera Dio Vincentio Archangela S. Matteo Marzo Celeste Amatiss Padre Galileo Galilei
|