La Massimiliana e Mechilde vi rendono infinite grazie delle vostre amorevolezze; e con pregar Iddio per voi, di tutto cuore vi si raccomandano. Tutti di cuore salutiamo le monache e la S.ra Barbera(931) con la S.ra Caterina, quale penso sarà già fatta sposa; et se ciò è seguito, li diamo il buon pro. Al Sig.r compar Antonio mi ricordo servitore, et la sua catenina tengo appresso di me; e subito io presenta il ritorno del S.r Lini in queste parti, subito, conforme a l'ordine di S. S., l'invierò. Credo che averete fatto venir corde da Roma, come vi pregai, e l'attendo con desiderio; e per fine vi prego a salutar la Chiara caramente in mio nome e tutti li figliuoli, e la binba li sia raccomandata. Saluto anco Filippo e Mona Piera e tutti, come anco vi prego, scrivendo a Pisa, a far mie raccomandazioni al S. Vincenzo, e tutti i parenti di Firenze. Di grazia, vi prego, se per sorte la Lisabetta fussi insolente, a tenerla bassa, nè comportar che strapazzi la Chiara, perchè non lo merita. Finirò con raccomandarmivi di tutto cuore con tutti di casa, attendendo con infinito desiderio intender del vostro buon essere: e così Nostro Signore vi conservi con buona sanità.
Di Monaco, li 22 di Marzo 1628.
Di V. S.
Aff.mo e Oblig.mo Fratello e Ser.rMichelag.lo Galilei.
1864*.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Firenze
[Arcetri], 24 marzo 1628.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 58. - Autografa.
Amatiss.mo Sig.r Padre,
Non potendo io assisterle con la persona, sì come sarebbe il mio desiderio (che non per altro mi pare alquanto difficile la clausura), non tralascio già d'accompagnarla continuamente con il pensiero et desiderio di sentirne nuove ogni giorno; et perchè hier l'altro il fattore non potette vederla, lo rimando oggi, con scusa di mandargli due morselletti di cedro.
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