Finirò, attendendo di sentire con infinito desiderio del vostro bene stare come di tutti. La Massimiliana e Mechilde di cuore vi si raccomandano, come fo io, et vi preghiamo a salutar caramente le monache in nome di tutti noi: e così Nostro Signore vi conceda ogni bene.
Di Monaco, li 5 d'Aprile 1628.
Di V. S.
Aff.mo e Oblig.mo Fratello e Ser.reMichelag.lo Galilei.
Il bisogno del purgarsi la Chiara(941), credo che continui, e desidero sia aiutata; e oltra vi raccomando le corde, perchè delle sottili non ne ò quasi più; e se potessi aver costì di quei cantini turchini qualche dozzina, non sariano fuori di proposito. L'inclusa è per la Chiara. Si aspetta qua il nostro G. Duca, e si va preparando per riceverlo.
Al S.r Abundio mille saluti, dandoli nuove che i suoi stanno tutti bene.
Fuori: Al molto Ill.re e Ecc.moS.r Galileo Galilei, Matematico del Ser.mo G. Duca di Toscana.
Fiorenza.
1871*.
MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO [in Bellosguardo].
[Arcetri,] 8 aprile 1628.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 69. - Autografa.
Amatiss.mo Sig.r Padre,
La ringratiamo infinitamente, Suor Luisa et io, de i cedri, a noi gratissimi, sì perchè vengono da lei, sì anco perchè non havevamo miglior mezzo per haverli.
I cibi da quaresima ci sono stati gratissimi, e particolarmente(942) a Suor Archangela. Io vivo tanto regolatamente, per desiderio che ho di star sana, che V. S. non deve dubitare ch'io disordini(943); e dell'vuova ne mangerò per obedirla. Le immagini mi sono state molto care, et havrò caro che quando V. S. risponde alla Mechilde(944), la ringratii per nostra parte et gli renda dupplicate salute.
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