Lui se fonda in 4 sonate che sa alla mente; ma s'inganna, perchè, se non si sa e possiede il fondamento, non potrà riportarne honore. Però gli fo intendere quanto passa, da vero amico e servitore; e in conclusione mi pare sarrebbe necessario di tenerlo un poco più sotto, e non lasciarli tanta libertà. Io non posso più che tanto, perchè da principio fu dato in cura al P. Don Benedetto, il quale l'accommodò con un certo Sig.r Benedettonio(962); però non mi par che mi convenga di passar avanti. Anzi, perchè la settimana passata dissi non so che al detto Padre de i portamenti del giovane, e perchè il Padre gli lo riferì, il Sig.r Vincenzo venne a trovarmi, e quasi si lamentò che havevo detto mal di lui con il P. D. Benedetto; per il che ritornai dal Padre e gli dissi quello che mi haveva riportato il Sig.r Vincenzo. Hor veda V. S. se ha gusto d'esser ripreso. Caro padrone, la prego che, sì come vengo con lei procedendo con ogni fedeltà, così voglia contracanbiarmi con ogni secretezza, non facendo motivo di quanto scrivo a V. S. con questa, per toglier via ogni sorte di occasione de disgusti tra di noi. Questo è quanto posso dir a V. S. intorno al Sig.r Vincenzo, il quale se da dovero si mettesse a studiare, farrebbe ogni profitto; ma se la persona si comincia a disviarsi, si pol dire bona notte, e massime in Roma, che le occasioni sono infinite. Nel resto son pronto più che mai di servire a V. S. in tutto quello che mi cognoscerà atto, e l'istesso farrò alla persona del suo nipote, e mi reputarò favorito(963) e regalato mentre da persona colma de meriti sarrò inpegato (sic) a' suoi servitii.
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