Hora, per servirla complitamente, le dirò prima che, conforme a una famosa distintion peripatetica, bonissima in tutti i discorsi, due sorte di spese necessarie si trovano, cioè le necessarie simpliciter e le necessarie secundum quid. Necessarie simpliciter, chiamo io quelle spese senza le quali non si può conseguire il dottorato in modo alcuno; necessarie secundum quid, quelle che fanno di bisogno per conseguirlo honorevolmente e conforme all'uso degl'altri della medesima conditione. Io son sicurissimo che la generosità di V. S. non vorrà che il S.r Vincentio si dottori nella prima maniera, cioè che dia i guanti solamente a i dottori, e de i peggio che si trovino, che dia scarsissima mancia a i bidelli, nulla a i servitori di casa etc., come hanno fatto alcuni del mio Collegio, ma però gente o di conditione o d'animo assai basso. Mando dunque a V. S. qui inclusa la nota di quanto bisogna per dottorarsi nella seconda maniera, cioè senza superfluità e con la solita e debita honorevolezza. Può essere che queste spese le apparischino troppo grandi rispetto a quelle di 40 anni fa; ma in riguardo di quel che si fa per gl'altri, non veggo che possino esser minori per un figliuolo del S.r Galileo. Ne ho discorso più volte col S.r Vincentio e col S.r Dino(964), e io medesimo gl'ho consigliati a non la guardar in dieci scudi, e particolarmente comprar i guanti assai belli per i dottori, molti de i quali si son più volte lamentati meco e pubblicamente con altri d'essere stati mal trattati.
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Vincentio Collegio Vincentio Dino
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