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      - Autografa.
     
      Carissimo et Onorando Sig. Fratello,
     
      Rispondendo brevemente ad alcuni particolari della vostra del 30 del passato, dico primieramente dispiacermi in estremo del continuo fracasso de' miei figliuoli, che vi priva d'ogni vostro studio e riposo; in oltra mi tormenta che anco doviate spesare 6 o 7 persone di più del solito; e sopra modo mi duole l'esser voi necessitato da me a scrivermi lettere sì lunghe e spesso, con tanto vostro incomodo e danno della sanità. A questo non si sarebbe venuto, se voi non m'avessi dissuaso di ricondur qua subbito la famiglia, sì come inclinavo; o pure vogliam dire che molto meglio sarebbe stato che mai ce l'avessi condotta. Hora ditemi il modo di liberarvi da un tanto disagio, chè di quanto per la mia parte sarà possibile, nulla recuserò di fare, dicendovi che io assai più di voi desidero che i figliuoli si levin di costà, sì per liberar voi da questa molestia, come anco acciò essi non perdin più tempo e vadin di male, sì come con altra mia haverete inteso. Io mi trovo con pochissima sanità e nessun denaro; con tutto ciò la persona mia non rispiarmerò mai per levarvi da torno un tanto fastidio.
      Vi prego a non v'affaticar voi stesso di scriver di quanto risolverete che si faccia per rimediar a questo disordine, ma commetetelo alla Chiara; et io attenderò risposta a questa e a l'altra, per far quello che vi parrà et a me possibil sia, desiderando in estremo veder un fine a tante miserie. E qui finendo, di cuore con la Massimiliana e Mechilde mi vi raccomando: e Nostro Signore vi contenti.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





Onorando Sig Chiara Massimiliana Mechilde Nostro Signore