Di V. S.
Affezionatissimo et Oblig.mo Fratello e Servitore
Michelagnolo Galilei.
Poscritta. È arrivato qua il Sig. Giorgini e il servitor del nostro Sig. Antonio, quale mi à consegnato le corde; e ve ne ringrazio molto. Detto Sig. Giorgini sarà costà di ritorno circa mezzo Agosto, sì che, potendo e facendo bisogno, me ne verrò con esso per levar la famiglia: intanto se qual cosa v'occorressi di qua, fatemi avvisare. L'orivolo delle monache(980), se potrò, condurrò meco; et in tanto le saluto, con la Massimiliana e Mechilde, di cuore. Con l'occasione di rimaner qua la famiglia, spero anco seguirà di Vincenzo per mandarlo poi di qua in Fiandra.
Fuori: Al molt'Ill.re et Ecc.moS.r Galileo Galilei, Matematico del Ser.mo G. Duca di Toscana
Fiorenza.
1894*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 1° luglio 1628.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXX, n.° 11. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron Col.mo
Aspettarò avvisi di Brescia se il successore della Teologale sarà entrato in possesso, e poi farò trattare l'estinzione della pensione con tutto il vantaggio possibile; ma in tanto V. S. non faccia partire Vincenzo, se prima non haverà fatta carta di procura sufficiente per questo servizio(981). Quanto al conto mio, non lo posso ancora mandare, perchè aspetto il conto di quanto devo all'ospite per la dozzina e di quanto si deve pagare a' maestri; e poi mandarò ogni cosa insieme.
Desidero sapere nova del ritorno del Ser.mo Gran Duca; e se V. S. mi honorasse, con qualche occasione, di ricordarmi devotissimo servitore al Ser.mo S.r Principe Don Lorenzo(982), mi sarebbe carissimo.
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