122. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron mio Col.mo
Piaccia a Dio benedetto consolar V. S. nel Sig.r Vincenzo suo figliuolo; e già che ha ottenuta la corona dei studii(988), conseguisca ancora quell'honorato premio che si conviene a chi camina avanti per le buone strade.
Quanto alle bolle, non le posso mandare hora, perchè fui necessitato mandarle a Brescia, perchè Mons.r Vicario bon. mem. le voleva vedere avanti pagasse la pensione, come era di dovere; poi è seguita la sua morte, ed io ho ordinato a mio fratello che le recuperi, e le conservi per poterle mostrare al successore. In tanto V. S. potrà far fare la procura(989) ad extinguendam pensionem in persona di V. S., con facoltà di sostituire altri, lasciando in bianco da inserire il contenuto nelle bolle(990), perchè [le] mandarò quanto prima.
Io ho finito da pagare i maestr[i] del contrapunto e del leuto, del mio: mi resta solo da pagare intorno a diecinove scudi per la dozzina, quali pagarei se mi trovassi il commodo, e poi aspettarei questa benedetta pensione. Per tanto lei restarà servita rimettermi questi pochi, chè poi l'altro conto sarà da me mandato a V. S. con la prima occasione, non havendo ancora hauto certo conticino di alcune poche spese fatte dall'ospite del Sig.r Vincenzo. Io poi sto bene, per grazia di Dio, e il simile desidero di lei. Mons.r Piccolomini(991) e Mons.r Ciampoli li b. le mani, e io li fo riverenza.
Di Roma, il 9 di Luglio 1628.
Di V. S. molto Ill.reS.r Gal.o
Aff.mo e Oblig.mo Ser.re e Dis.loDon Bened.o Castelli.
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