Di Monaco, li 23 d'Agosto 1628.
Di V. S.
Aff.mo e Oblig.mo Frat.lo e Ser.reMichelag.lo Galilei.
Fuori: All' molto Ill.re et Ecc.moSig.r Galileo Galilei, Matematico del Ser.mo G. Duca di Toscana.
Fiorenza.
1900*.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 26 agosto 1628.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXX, n.° 12. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.re e P.ron Col.mo
Il Sig. Benedettonio, non havendo riceuti i danari, è stato a ritrovarmi, e fattomi instanza che io ne scriva a V. S., come fo, pregandola a rimettere quanto prima quel poco di conto(999); e credami che non scriverei, ma pagarei di mia borsa, se mi trovassi commodo.
Qua non ho cosa di nuovo, solo che si va navicando in questo Mare Pacifico, dove non spira vento contrario, nè meno in favore; e la bontà de' Padroni è tale, che non si può pretendere di andare avanti se non con remi di meriti e di virtù: e però io ho occasione di contentarmi di poco e sperar meno.
Quanto alla sanità, ho hauto una stretta, al solito, di orina, ma la passo bene. Ora ho beuto tre fiaschi di Aqua Acetosa, che mi è stato detto esser buona per me: Dio lo faccia. M.r Lorenzo, che già stava con V. S., sta bene: ha moglie, figliuoli, e vive comodo, e di più si aiuta assai in copiare scritture e memoriali, e mi ha pregato che io baci le mani a V. S. in nome suo al Sig. Vincenzo suo figliuolo. E non occorrendomi altro, me li ricordo servitore come sempre.
Di Roma, il 26 d'Ag.o 1628.
Di V. S. molto Ill.reS.r Gal.o
Oblig.mo Ser.re e Dis.loDon Benedetto Castelli.
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