Invio a V. S. una copia sola del mio libro(1027): con qualche commodità ne mandarò una donzina di copie, senza aggravarla di spesa. Non occorendomi altro, gli fo riverenza, ricordandomegli obligatissimo servitore.
Di Roma, li 25 Novembre 1628.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maObligatiss.o Se.re et Dis.
Don Bened.o C.
1912*.
GALILEO a FERDINANDO II, Granduca di Toscana, [in Firenze].
[Firenze, novembre 1628].
Arch. di Stato in Firenze. Archivio delle Tratte, Filza 479 (Filza 3a d'informazioni del Clar.mo et Ecc.mo Sig.r Pier Francesco de' Ricci da 27 di Febbr.o 1627 a 28 d'Ott. 1629), car. 449. - Autografa.
Ser.mo Gran Duca,
Galileo del q. Vincenzio de' Galilei, antica e nobil famiglia di Firenze, desiderando tornare sul corso del poter godere la civiltà et honori della Città, intermesso per varii accidenti, supplica, come humilissimo servo e vassallo dell'A. V. S., che ella voglia restar servita di fargli grazia d'esser descritto a gravezze secondo la regola e stile de' cittadini Fiorentini, e tutto per partito delli Clar.mi SS.i Luogotenente e Consiglieri, con il porsi fiorini dua sopra la testa sin che aqquisti tanti beni che paghino la detta somma; e nel medesimo tempo, d'esser visto di Collegio: della qual grazia gli resterà con obbligo perpetuo, e pregherà N. S. per ogni sua maggior felicità e grandezza.
Di mano di FERDINANDO II:
Fer.
E di mano di LORENZO USIMBARDI:
Mess. Pier Fran.co de' Ricci informi quanto prima(1028).
Lor.o Usim.di
24 9mbre 1628.
1913*.
PIERFRANCESCO DE' RICCI a FERDINANDO II, Granduca di Toscana, [in Firenze].
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