Firenze, 1° dicembre 1628.
Arch. di Stato in Firenze. Filza citata al n.° precedente, car. 448. - Autografa.
Ser.mo Sig.re
Galileo di Vincentio Galilei domanda grazia d'esser descritto a gravezze alla regola de' cittadini Fiorentini, con imporsi f. 2 di decima sopra la testa, da ritenergli sin ch'acquisti tanti beni che paghino la detta decima, e nel medesimo tempo esser visto di Collegio, e tutto per partito de' Consiglieri.
Secondo gl'ordini, chi vuole acquistare la civiltà deve haver habitata la città di Firenze per conveniente spazio di tempo, e havere tanti beni che almeno paghino f. 2 di decima, e di poi ricorrere all'A. V. S. per ottener grazia d'esser descritto a dette gravezze; et ella è solita rimettere i supplicanti al Consiglio de' 200; se bene per special grazia ella ha conceduto ad alcuni accetti servitori et a persone di qualche merito, in luogo del detto Consiglio, d'andare a partito ne' Consiglieri, dove se vincono, sono di poi obligati far descrivere a queste gravezze tutti i loro beni, in qualunque luogo posti, ancorchè da esse esente; et alcune volte ancora a quelli che non hanno havuto beni è stata solita conceder grazia di porsi dua fiorini di decima sopra la testa, da ritenersi fin tanto che acquistino tanti beni che sopportino la medesima decima, i quali quando hanno conseguita tal grazia, perchè non hanno f. 10 di decima, devon indugiare diec'anni a poter supplicare d'esser veduti di Collegio; et qualche volta avanti detti diec'anni è stata concessa l'informazione con la clausula non ostante, e di poi, per special grazia di V. A. S., hanno ottenuto d'esser veduti di Collegio, sicome domanda il supplicante.
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