Suor Archangela se la passa alquanto meglio, ma però se ne sta in letto; et hora appunto viene il confessore da lei, e per ciò non sarò più lunga. Si godino stasera questi pochi calicioni per colatione: et qui di tutto cuore mi raccomando ad ambeduoi.
Sua Fig.la Aff.maSuor M.a Celeste.
Fuori: Al molt'Ill.re et Amatiss.mo Sig.r Padre
Il Sig.r Galileo Galilei, aBello Sguardo.
1920.
BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 29 dicembre 1628.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XI, car. 95. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron Col .mo
Mando a V. S. molto Ill.re cinquanta copie della mia scrittura(1038), acciò le dispensi a quei Signori miei Padroni che lei sa che sono la mia corona, a' quali mi ricordarà servitore obligatissimo(1039). Quanto al scropolo che V. S. mi scrive, che nel 4 Appendice(1040) pare che io ammetta che altri habbino hauto considerazione della velocità, mentre noto che alcuni hanno hauto pensiero che mettendosi il Reno in Po non sarebbe cresciuto il Po; sappia che non nego che non sia stata avvertita la velocità nell'acqua, ma dico bene che non è stata mai bene intesa: e nel particolare di quell'Appendice tocco un Bolognese, il quale semplicemente dice che il Reno non farebbe crescere il Po, mettendo certe ragioni ridicole, senza considerare la forza della velocità. Nel resto la ringrazio delle lodi che dà a questa scrittura, nella quale ho cercato di seguitare (se bene l'ho fatto dalla lontana) i vestigii di V. S., alla quale, se ci è cosa di buono, tutto riferisco.
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