(595) GIOVANNI BATTISTA RINUCCINI.
(596) Cfr. n.° 1709.
(597) Varietà di pensieri d'ALESSANDRO TASSONI, divisa in IX parti, nelle quali per via di quisiti, con nuovi fondamenti e ragioni, si trattano le più curiose materie naturali, morali, civili, poetiche, istoriche e d'altre facoltà, che soglian venire in discorso fra cavalieri e professori di lettere. In Modona, appresso gli eredi di Gio. Maria Verdi, M.DC.XIII.
(598) Cfr. n.° 1708.
(599) Cfr. n.° 1712.
(600) Cfr. nn.i 1700, 1704.
(601) Di stile fiorentino.
(602) Cfr. n.° 1708.
(603) OTTAVIO CORSINI; cfr. n.° 1680.
(604) In Santa Maria Novella.
(605) FRANCESCO BARBERINI.
(606) Intendi, la copia dalla risposta di GALILEO a FRANCESCO INGOLI.
(607) Cfr. n.° 1680.
(608) Cfr. n.° 1714.
(609) Cfr. n.° 1717.
(610) Cfr. nn.i 1700, 1704, 1714.
(611) MARIO GUIDUCCI.
(612) VIRGINIO CESARINI. Cfr. n.° 1695.
(613) Un'altra bozza, a quanto pare, della medesima lettera è a car. 71r. del citato codice Volpicelliano B. È scritta dalla stessa mano di copista, ma cassata con un frego trasversale; ed è del seguente tenore:
Haverà, credo io, il Sig.r Galileo significato a V. S. l'affetto che io porto alla persona sua, e la stima ch'io facevo del suo valore; e perciò può lei credere che io, insieme con questi miei compagni, a cui son note le sue virtù et i molti meriti suoi, habbia sentito gusto del favore fattoci in abbracciare con tanta prontezza e fervore questi nostri instituti, de' quali con migliore occasione ne sarà più apieno ragguagliata. Dal medemo Sig.r Galileo m'è stata inviata la cortesissima sua, dove mi dà conto della ricevuta delle nostre Constituzioni e del contento sentito nell'essere ascritto nella nostra Accademia; onde il detto suo contento viene a raddoppiare anco il gusto mio, quale anco si farà maggiore mentre con tale occasione haverò comodità di poterle mostrare con vivi effetti il detto affetto mio verso di lei.
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