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      Io, se 'l giudizio mio può comprendere il vero e l'attestazion mia trovar credito alcuno, ingenuamente stimo, pochi da Archimede in qua, e forse niuno, essersi tanto internato e profondato nell'intelligenza della geometria, sì come da alcune opere sue comprendo; e per esser questa parte la più difficile, e quella sopra la quale tutte le altre matematiche si appoggiano, non ho dubbio alcuno che egli nelle altre, assai più facili di questa, non sia per far passate mirabili. Ne ho volsuto dar conto a V. S. (supponendo che ella sia per favorirlo) per entrar a parte nell'onore che io son sicuro che egli arrecherà a cotesta cattedra, qual volta succeda che sia fatta elezzione della persona sua. Nè mi occorrendo altro per hora, torno al mio particolare interesse, supplicandola a consolarmi con(41) due sue righe et a restituirmi la sua desideratissima e stimatissima grazia; e reverentemente gli bacio le mani.
     
      Di Fir.ze, li 10 di Marzo 1629(42).
      Di V. S. Ill.maDev.mo et Oblig.mo Ser.re
      Galileo Galilei.
     
     
     
      1938**.
     
      CARLO CASTELLI a BENEDETTO CASTELLI in Roma.
      Brescia, 15 marzo 1629.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XV, car. 65. - Autografa. Fuori, accanto all'indirizzo, di mano di GALILEO si legge: S. Carlo Castelli.
     
      Molto Ill.e mio Sig.e
     
      Ho receuto la sua, che mi è stata molto cara, intendendo per essa il suo bon stato et del Padre Rev.mo: alla qual rispondo, quanto al'interesse del Sig.r Galileo, che dal'agente del'eredità non ò oposition alcuna; resta solo che li sian consignati li mobili del defonto, senza quali non può pagar, al che era fatta certa opositione da M.r Ill.mo(43), che gionse in Bresia marti proximo pasato, per interesse dell'Ill.mo Vescovo di Sarzana(44); del qual questo agente à mostrato una letera direttiva a M.r nostro Vescovo, che lisentiava ogni cosa per il suo interesse, così che eri sera fu dato il processo a M.r Vicario, qual mi disse che l'aveva anco subito visto, et che voleva dichiarar che oramai fusse consignato questa eredità al'agente sopradetto.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIV. Carteggio 1629-1632
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1965-1965 pagine 604

   





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